Presentazione del libro “Il sogno: c’è un messaggio per te!” a cura di Patrizia Baroncini Lanzini Donzelli in cui Franco Gnudi partecipa con un suo articolo “Il sogno come opera d’arte” nel quale scrive che lavorare sul sogno vuol dire tornare “ai sensi ricreando sotto forma di narrazione vissuta e di poesia un legame tra la vita e la notte”.
I sogni sono i custodi dei nostri bisogni profondi e se riusciamo a cogliere l’insegnamento in essi celato possiamo crescere e superare quanto ci fa soffrire nella vita diurna.
Lo stile “narrativo” nel lavoro sui sogni, è maturato durante l’esperienza ultradecennale con i malati gravi oncologici, influenzato dai principi della Medicina Narrativa per la quale “ogni corpo è una storia”. Le domande dei sanitari, oltre alle informazioni mediche, esplorano il mondo interno del paziente ricoverato per favorire una migliore cura.
Secondo la Gestalt, anche nel lavoro sui sogni, ogni frammento, ogni “polarità è una storia”.
Il mio compito è di esplorarla in quanto portatrice di bisogni, paure, desideri, aspettative e obiettivi dimenticati nel fondo dell’esperienza perché́ contrari ai valori personali, familiari o sociali del proprio contesto di vita.
In questa serata, dopo una breve presentazione, l’autrice presenta stralci di un sogno, secondo l’approccio Gestaltico con un adattamento Narrativo, per vivere un tratto di “storia” assieme.
Patrizia Baroncini Lanzini Donzelli è nata nel 1962 a Verona, dove vive e svolge l’attività professionale di psicologa-psicoterapeuta ad approccio integrato con Analisi Transazionale e Gestalt. Ha un’esperienza ultradecennale in ambito oncologico con minori ed adulti. Ha partecipato in qualità di docente a diversi corsi di formazione per counselor, operatori socio sanitari, infermieri e medici. È stata relatrice a diversi convegni sul tema del morire e della comunicazione.
